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Andrea Di Biagio
LUMPINI PARK
In una Bangkok che ospita più di 10 milioni di abitanti, un crogiolo di traffico incessante, smog e rumore, Lumphini Park emerge come un piccolo, ma vitale angolo di serenità. Accastonato tra imponenti grattacieli e il frenetico via vai delle strade urbane, il parco è un rifugio indispensabile, dove l’anima della città sembra rallentare per un attimo. In un contesto di continua crescita e sviluppo,
Lumphini rappresenta un microcosmo in cui l'uomo riesce finalmente a ritrovare un contatto diretto con la natura. Ogni giorno, abitanti e turisti, si riversano nel parco non solo per praticare sport o tai chi, ma per respirare quell'aria che, purtroppo, manca altrove nella città.
È un riflesso di quella necessità profonda di sintonia con l’ambiente che, nonostante il progresso, l’essere umano non può ignorare. In un mondo sempre più dominato dall’asfalto e dal cemento, il parco diventa un luogo in cui l'uomo può sentirsi di nuovo parte di qualcosa di più grande, in cui il corpo trova rigenerazione e la mente può finalmente rallentare, anche solo per qualche ora.